di Felix B. Lecce, docente universitario e Formatore di Comunicazione, NLP e NHR
 
Ti sei mai chiesto qual è la sostanziale differenza tra un neo-diplomato o neo-laureato ed un esperto professionista?
La risposta è abbastanza semplice:
il primo ed il secondo sanno ciò che serve, in teoria, per essere un professionista. Il terzo sa cosa è utile sapere per essere un efficace professionista davvero, ma soprattutto sa come fare per esserlo efficacemente! Se impariamo a distinguere i meri titolati dagli autentici, quanto capaci professionisti, quando ci occorrerà, sapremo a chi chiedere di istruirci e a chi chiedere invece apporti pratici e concreti. Distinguere gli uni dagli altri è, comunque, abbastanza facile: i titolati sanno (o si presume che sappiano) ciò che hanno studiato; i professionisti, autentici e capaci, sanno come si fa in pratica quello che hanno imparato in teoria!
Ovviamente, quando parlo di “come fare” mi riferisco alla capacità di esprimersi ed agire nella maniera più appropriata, ogni volta ed in ogni situazione, per conseguire i risultati voluti.
Riflettiamoci un attimo, non è forse vero che convince, soprattutto, chi esprime la propria tesi in maniera credibile e convincente? E allora, non è assurdo che s’insegni il cosa, tralasciando proprio il come? Possibile che uno debba arrivarci con l’esperienza a scoprire che: anche dicendo la stessa cosa (che magari altri hanno già detto prima di voi) alle stesse persone e nella stessa situazione, si rischia di ottenere, quasi sempre, “risposte” diverse! E allora si inizia a pensare che c’entri la bravura, l’esperienza, la fortuna o la sfortuna, poiché paiono le uniche ragioni possibili. Il motivo principale, invece, è uno soltanto: nessuno ci ha mai insegnatola vera differenza che fa la differenza, cioè il come si esprime il cosa in modo davvero credibile e convincente. Col tempo, infatti, ci si accorge che la fonte maggiore della credibilità e del convincimento è proprio il come si rappresentano i fatti.
Cosa abbiamo voluto dirti fin qua? Che c’è una gran differenza tra il sapere e l’essere capaci. Non è forse vero che spesso tendiamo a presumere le capacità di qualcuno soltanto sulla base dei titoli di studio che possiede? E' molto facile che si possa rimanere delusi. Può capitare, ad esempio, di scoprire che magari il titolato (che si era reputato a priori molto capace) si riveli, in realtà, soltanto un buon erudito.
Tendiamo spesso a ritenere che un diplomato o laureato sia anche un capace professionista, trascurando che nessuna nozione o insegnamento teorico può fornire automaticamente anche le capacità e le abilità pratiche. Se fosse vero il contrario, basterebbe studiare libri di ingegneria per diventare degli esperti ingegneri, oppure libri sul paracadutismo per diventare paracadutisti provetti, oppure ancora, studiare libri sullo sci per diventare sciatori. Volendo, potremmo sintetizzare così il concetto in termini matematici: i libri e le parole stanno al sapere, come l’efficace applicazione pratica del sapere sta al saper fare...