di G. T., biografista e blogger

 

Felix l'uomo

Felix B. Lecce nasce a Giessen(Germania), un 14 luglio di un quarantennio fa, dal matrimonio di due emigranti: Maria de la Encarnacion Garcia, spagnola di Riello in provincia di Leon e da Vittorio Lecce, italiano di un piccolo comune del Lazio in provincia di Frosinone che si chiama Posta Fibreno.

Primogenito di quattro figli, rimane prematuramente orfano all'età di 15 anni, abbandona gli studi superiori per trovarsi un lavoro con cui provvedere al sostentamento della famiglia, unica eredità lasciatagli dai genitori. Non conobbe mai i suoi nonni perchè erano già morti che  prim'ancora che lui nascesse.

Fece l'antennista, il radiotecnico e l'elettricista e lavorò anche come operaio elettrotecnico sulle piattaforme petrolifere. Ricorda che il suo primo stipendio da apprendista elettricista fu di 5000 lire a settimana.

Appena ventenne decise di intraprendere la carriera di poliziotto, scoprendo ben presto con sua sorpresa le enormi differenze tra i poliziotti dei film e quelli veri. Si lancia comunque in quella nuova sfida a modo suo: con la forza(di volontà) di un aeroplano in fase di decollo, sebbene fosse fisicamente debole e gracile. 

Si arruola nella Polizia di Stato e dopo aver superato le selezioni, frequenta per 6 mesi il corso di allievo Agente presso il C.A.P.P. di Genova, classificandosi primo in graduatoria del Corso.

Dopo appena tre anni servizio partecipa a un concorso interno che vince conseguendo, al termine di un corso di 6 mesi a Bologna presso il C.A.P.F., la qualifica di Sovrintendente. Tre anni dopo diventa Ispettore e gli viene affidata la guida di particolari Unità operative e di Squadre investigative.

Riesce contro ogni previsione, anche medica, a superare alcuni suoi limiti fisici e alcuni problemi di salute, praticando arti marziali, fitness e sollevamento pesi e divenendo persino "istruttore militare di Educazione Fisica" e istruttore di pesistica. Raggiunse dopo qualche anno una forma e una preparazione atletica di livello agonistico. Iniziò pian piano a raccogliere successi professionali, personali e relazionali. Ottenne in breve successi ai quali, secondo il “realismo” di molti invidiosi, non avrebbe mai potuto nemmeno aspirare perchè - dicevano i suoi maldestri dissuasori  dell'epoca - "erano impossibili”.

Cominciò a essere detestato da una folta schiera “realisti”: colleghi, superiori, amici e pseudo-amici che, per difendere le loro fosche previsioni si diedero un gran da fare ad ascrivere puntualmente ogni suo successo alla fortuna e  all’aiuto prodigale di suoi "potenti sponsor". Ma lui continuava imperterrito a collezionare risultati eclatanti.

Viene ancora più detestato e invidiato quando dimostra di possedere un particolare e spiccato talento nelle relazioni umane e nella comunicazione interpersonale, soprattutto con persone "particolarmente difficili". Infatti riesce a instaurare facilmente e con disarmante naturalezza rapporti amicali con quest'ultima categoria di persone, molte delle quali assai influenti nel loro ambito.

In breve tempo, anche grazie alla reputazione di poliziotto particolarmente “valoroso” che - per dirla con le stesse parole di Felix - si era "guadagnato sul campo", conquista l’amicizia e la stima di molti "capi" ai quali inizia a proporre (e a vedere accolti di buon grado) miglioramenti e innovazioni ad alcune metodiche investigative, operative e di intelligence.

Chi lo conosce bene sa che lui non ha mai cercato di far nulla per piacere agli invidiosi, anzi prova una esagerata soddisfazione nello smentire le loro certezze e profezie disastrose, con concreti e clamorosi successi personali. Uno dei suoi motti scherzosi: “Meglio essere invidiabile che invidioso!"

Parallelamente alla sua vita poliziesca riprende gli studi superiori frequentando l’unico Istituto Tecnico Commerciale Statale di Roma che erogava un corso scolastico serale per studenti-lavoratori, con obbligo di frequenza. Quindi la sera va a scuola fino alle 23,00 circa e poi prosegue la notte "combattendo" il crimine ed il micro-crimine nella capitale(e non solo).

Si diploma studiando nei ritagli di tempo tra un turno e un altro di servizio, procurando così un altra serie di dure smentirte fattuali alle nefaste profezie di invidiosi, detrattori e “realisti” vari. Intraprende poi gli studi universitari, dapprima in Scienze poltiche, poi in scienze psicologiche e infine in Scienze dell'Investigazione. Parallelamente frequenta corsi di formazione in Italia e all'estero sviluppando notevolmente le sue competenze relazionali e maturando una cospicua esperienza teorico-pratica in materia di formazione sulla comunicazione interpersonale e ipnotica.

Si specializza anche in CNV, PNL, Ipnosi ecc. e mette a punto con la massima discrezione particolari tecniche e strategie di comunicazione per la negoziazione in caso di presa di ostaggi, per la preparazione degli agenti sottocopertura e per gli specialisti "Lie to me Analist"(esperti negli interrogatori di criminali e terroristi particolarmente astuti e pericolosi a livello internazionale).

Conduce per molti anni vite parallele: poliziotto, agente undercover, 007, formatore, docente, ecc.

Nessuno dei suoi colleghi e amici sa esattamente quante "vite" abbia vissuto contemporaneamente. Orgoglioso di essere un vero self-made man, ma sempre molto riservato, ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulle sue attività professionali più riservate, ovvero su quelle che lui chiamava molto auto-ironicamente le sue "vite segrete".

Ha operato in situazioni ad altissimo rischio, anche in campo internazionale, conseguendo la promozione al merito di servizio e numerose onoreficenze al merito di servizio.

Iniziò poi anche una riservatissima collaborazione con le agenzie d'intelligence guadagnandosi l'appellativo di "dottor lie to me" grazie alla sua straordinaria capacità di smascherare bugiardi e malintenzionati semplicemente leggendone le impercettibili microespressioni facciali. Felix, esageratamente orgoglioso di essere stato un valoroso  "vero" poliziotto operativo, pur ammettendo l'effettiva attribuzione a lui di detto appellativo, ha sempre mal sopportato di essere paragonato, anche se metaforicamente, al personaggio della famosa serie tv "Lie to me"(Cal Lightman, personaggio ispirato a Paul Ekman), perchè sostiene, tra il serio e lo scherzoso:"Lui la fa troppo facile e non è nemmeno un poliziotto vero!".

A chi gli chiede se sappia cosa sia la fame o la miseria, lui risponde molto seraficamente:"Sì che lo so, per esperienza! Ricordo ancora le sensazioni fisiche, se ci ripenso. Anche questa è fortuna. Quando qualcuno mi parla di fame e miseria capisce quasi immediatamente che sto capendo davvero, perchè lo guardo e lo ascolto come solo chi ci è passato davvero può fare!".

A chi gli chiede se si consideri fortunato lui risponde sempre pacatamente:"Credo di essere stato molto fortunato! Nel senso che sono stato fortunato, soprattutto, perché non ho mai ceduto al "realismo" di chi cercava di farmi rassegnare al "destino", ecc. Io credo che esista un solo rimedio valido a priori per i rischi e gli imprevisti: LA PREPAR-AZIONE!

Forse qualcuno penserà che io sia stato davvero fortunato... Anch'io lo credo! Credo di aver fatto in qualche modo la mia fortuna: ho sempre cercato prima la preparazione e poi l'occasione. E ogni volta che la mia preparazione si è incontrata con una opportunità io ero pronto a coglierla, al momento giusto e nel modo giusto!".

Il suo slogan esistenziale preferito è "MY LIFE IS WONDERFUL!".

 


 

Felix il Professionista

 

È un apprezzatissimo docente, formatore, relatore e speaker in eventi formativi e di comunicazione a livello internazionale. Particolarmente apprezzato, oltre che la sua solida preparazione tecnica e scientifica, anche per le sue straordinarie competenze oratorie. Pur esprimendosi con una elegante e nitida dizione esente da inflessioni dialettali, non assume mai atteggiamenti leziosi e con la sua voce profonda, ben modulata e coinvolgente, riesce a tenere viva a lungo l'attenzione degli ascoltatori, riuscendo, a momenti alterni, a intrattenere, ispirare, informare e formare, sempre con assoluta umiltà e pacatezza.

Orgoglioso delle sue abilità oratorie, non manca mai di riconoscere i suoi maggiori e migliori progressi in tal senso al suo - come ama chiamarlo lui stesso - "Maestro di Voce" preferito: il compianto Ciro Imparato: attore, doppiatore, formatore e autore di fama internazionale, con il quale strinse una fraterna amicizia e con cui talvolta collaborò sinergicamente in importanti eventi formativi.

Ha maturato esperienza pluriennale nelle Forze di Polizia quale Formatore esperto in supporto relazionale ed emotivo tra Operatori di Polizia con funzioni di "Pari" ; nonché in Stress Management per operatori di polizia e del soccorso.

Si è specializzato in Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) ed in Comunicazione ipnotica, studiando anche in Svizzera, direttamente con i fondatori della PNL Richard Bandler e John Grinder, e con Paul McKenna.

Dall'anno 2002 è docente universitario di "Comunicazione e Analisi Comunicazionale Forense" nel Master Interfacoltà di II livello in Scienze Forensi presso il Dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell'Università di Roma "Sapienza".

È considerato uno dei massimi esperti di "Analisi e Gestione della Comunicazione Non- Verbale” e di “Applicazioni di Programmazione Neuro-linguistica" in ambito Forense.

Si è specializzato in Comunicazione Non Verbale e “Facial Action Coding System”(FACS) direttamente con il prof. Paul Ekman e con il prof. Albert Mehrabian(il padre della famoso ricerca del 1967 sui tre livelli della comunicazione umana (7% - 38% e 55%)  dell’Università UCLA della California.

Quale Formatore Outdoor Esperto, è stato componente del Gruppo Tecnico-Scientifico di Ricerca “Cantiere d’innovazione per il Benessere organizzativo”, istituito presso il Gabinetto del Ministro dell’Interno con Decreto Ministeriale del 24 settembre 2003.

È stato docente presso la Scuola Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno per l’insegnamento di “tecniche di comunicazione e semiotica del linguaggio”. Ha insegnato anche nel 3°, 4°, 5° e 6° Corso di formazione per “operatori di polizia con funzione di Pari” della  Polizia di Stato e nel Corso di formazione iniziale dei componenti del “Gruppo di missione della Polizia di Stato - Disaster Victim Identification(DVI)”.

Quale esperto in materia di supporto "relazionale" tra Pari nella Polizia di Stato, è stato relatore ufficiale, in importanti eventi convegnistici organizzati dalla Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato, quali ad esempio, il «1° Convegno Arilicense di Medicina di Polizia. ‘Eventi critici di servizio: che fare?’» svoltosi presso la Scuola Allievi Agenti di Peschiera del Garda nel settembre 2007 ed il  «IV° Convegno di Medicina di Polizia», tenutosi presso la Scuola Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto, nel aprile 2008.

Quale docente del Master Universitario di II livello in SCIENZE FORENSI dell'Università di Roma "LA SAPIENZA", è stato anche Relatore nel Convegno nazionale: “Stress e Lavoro: correlazioni, attualità, problematiche e prospettive future” con un suo intervento originale sugli "Stressor occulti nella Comunicazione dei professionisti forensi.", svoltosi presso l'Aula Magna del suddetto ateneo, il 7 e 8 giugno 2011.

E’ coautore con Luigi Lucchetti della prima pubblicazione italiana in materia di psico-traumatologia per gli operatori di Polizia “PARI per SFIDE IMPARI – ovvero POLIZIOTTI IN AIUTO DI  COLLEGHI COINVOLTI IN INCIDENTI CRITICI DI SERVIZIO (Quaderno di psico-traumatologia per le Forze di Polizia)”, Nicodemo Maggiulli Editore, Firenze, 2007.

E' coautore con Luigi Lucchetti anche del "Vademecum stress lavoro-correlato al servizio degli operatori di polizia", Ed. SAP, Roma, 2011.

E' stato intervistato recentemente nella trasmissione "Estate in diretta" di RAI 1,  andata in onda il 27/7/2011, relativamente all'analisi psicovocale della registrazione della voce dell'anonimo telefonista che fece ritrovare il corpo senza vita di Melania Rea.

E' stato anche ospite della trasmissione "Le amiche del sabato" di RAI 1, il 29/10/2011, nello specifico spazio dedicato ai fatti di cronaca, chiamato ad intervenire sulla mendacità di Michele Misseri, in quanto docente universitario esperto anche in analisi psico-vocale.

E' stato intervistato sul Corriere della sera relativamente al linguaggio non verbale dei leader politici italiani.

Lo scorso 7 marzo 2013 ha partecipato, nell'ambito del Festival del Contemporaneo, al primo appuntamento della rassegna giuridico filosofica "Popcrime, le idee di marzo” in quanto considerato l'unico vero e proprio Dr. Lightman(il protagonista della serie TV "Lie to me" esperto in Comunicazione Non Verbale imbattibile scopritore di menzogne).

E' co-fondatore e Vice presidente di AIGESFOS(Associazione Italiana per la Gestione dello Stress nelle Forze dell'Ordine e del Soccorso).

 

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